“Ripensare un nuovo modello mondiale di sviluppo e di vita, rimettendo al centro i bisogni primari dell’uomo puntando sull’agro-ecologia, capendo che produrre e consumare fino alla fine dell’esistenza non è la vera vocazione dell’umanità. E farlo subito, perché il tempo è allo scadere. La via da seguire è quella della “sobrietà felice”, dove uomo e natura sono al centro della vita. Il nostro modello di sviluppo, invece di produrre felicità e convivialità, ha prodotto l’indigenza e l’esaurimento delle risorse necessarie alla vita, portandoci alla distruzione. C’è una deresponsabilizzazione della collettività umana rispetto alla sua sopravvivenza.”
Pierre Rabhi